Le parole dei don

Per restare più vicini!

Lettera ai parrocchiani del 22 marzo 2020

Cari parrocchiani,

in occasione di questa IV domenica di Quaresima, come ormai sta avvenendo da alcune settimane, desideriamo raggiungervi con un breve scritto. Tra i tanti mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione riteniamo che anche questo, che per alcuni aspetti può ritenersi un po’ superato, rappresenti un’occasione per esprimervi il desiderio forte che abbiamo di rivedervi. Come abbiamo già detto in altre occasioni, la frase quotidiana “il Signore sia con voi” ha assunto un profondo significato che riassume sia il sentimento di potervi incontrare, sia quello di sapervi non soli. Il Signore non manca mai di raggiungere i nostri cuori e anche lì, dove l’uomo sperimenta solitudine o smarrimento, insieme al salmista può dire: «non temo alcun male, perché tu sei con me». Proprio in questa IV domenica di Quaresima, che avremmo celebrato indossando quel particolare colore rosa – tipico della “domenica in laetare” – l’invito a “rallegrarsi” è sorretto da questo Salmo 23, nel quale l’esperienza di chi si è sentito sostenuto da Dio diviene preghiera per tutti noi e per coloro che desideriamo raggiungere. Sono tante infatti le cose che magari prima davamo per scontate e che ora, nell’attuale impedimento, ci si rivelano come semplici e preziose. Lo stesso frequentarsi riacquisterà un sapore nuovo quando, vedendoci, ci verrà spontaneo un abbraccio, un sorriso, una stretta di mano; tutti gesti che faranno riecheggiare l’invito: “rallegratevi”.

Vi invitiamo questa domenica a prendervi del tempo per leggere e meditare la vicenda dell’incontro fra Gesù e il cieco nato. Nella preghiera ci sia uno spazio di silenzio e meditazione affinché le parole e i gesti di Gesù riaccendano il desiderio di seguirlo con quel particolare sguardo che lo Spirito Santo ci dona; invochiamolo affinché anche la situazione attuale possa essere guardata con gli occhi della fede e poter sperimentare la sua presenza, qui e ora. Non manchino preghiere per coloro che si trovano nella malattia, in situazioni forzate di solitudine o di abbandono. Non manchino espressioni di gratitudine per i tanti che si stanno prodigando nell’ambito medico, paramedico e sanitario.

La settimana scorsa più volte la nostra mente è andata alle nostre scuole materne, in particolar modo pensando ai tanti bimbi che le frequentano e a come possano vivere questo momento. Pensiamo alle tante famiglie che hanno dovuto riorganizzarsi, sperimentando anche la fatica di un nuovo ritmo di vita che può rappresentare anche un tempo di prova. A tutte queste situazioni ci sentiamo particolarmente uniti nell’Eucarestia quotidiana, soprattutto quando le parole della preghiera Eucaristica ci guidano interiormente verso ognuno di voi. Desideriamo ricordarvi che sono tante le occasioni per poter seguire una celebrazione Eucaristica mediante i mezzi di comunicazione (ricordiamo ad esempio le S.Messe promosse sul sito della Diocesi o quelle celebrate presso la Cappella “Ecce Mater” della nostra sede a Borzano). La pratica della “comunione spirituale” che forse fino a qualche settimana fa non prendevamo in considerazione, proprio in questi giorni di emergenza può rappresentare un modo per vivere lo stretto legame che l’Eucaristia crea, anche quando non abbiamo la possibilità di potervi partecipare. Riportiamo di seguito una delle più famose preghiere che vengono suggerite per poter partecipare spiritualmente alla celebrazione Eucaristica: «Gesù mio, io credo che Tu sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te. Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa».

Il rosario di giovedì sera è stato molto prezioso e ci ha ricordato quanto la preghiera possa aiutarci a vivere con fede questo momento di fatica. Siamo realmente in comunione gli uni con gli altri ogni qual volta lo invochiamo, come diciamo anche nella Messa, “per il bene nostro e di tutta la sua Santa Chiesa”. Abbiamo desiderato elevare a Dio una forte intenzione di preghiera per il bene del nostro paese e del mondo intero, come ha chiesto Papa Francesco. Il suono delle campane che ha riecheggiato nella nostra Diocesi ha voluto rappresentare un segno di speranza; quel messaggio di vicinanza che da secoli scandisce le giornate e che in questi giorni ci pare ancora più prezioso. Ripensando alle parole del nostro Vescovo, che ha voluto rinnovare l’affidamento a Maria per tutta la nostra Diocesi, rinnoviamo anche il nostro desiderio di affidarci a Dio, proprio come diciamo nella preghiera del Padre Nostro ripetiamo spesso: “sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra”.

Guardando alla settimana che inizia, e guardando più in generale ai nostri appuntamenti, è diventata ormai consuetudine fare il conto di tante iniziative che non avremo la possibilità di vivere insieme. Due in particolar modo avrebbero caratterizzato la settimana che iniziamo: la preghiera delle lodi al mattino e l’inizio del “periodo giubilare” in occasione del V centenario della canonizzazione di san Francesco da Paola. Sarebbe stato bello vedersi ogni mattina per pregare le lodi, condividere una frugale colazione e soprattutto affidarci all’intercessione di uno dei nostri santi protettori dell’Unità Pastorale. Come ormai ci siamo abituati a dire per tante altre iniziative: cambieranno i modi. Vi invitiamo comunque ad iniziare la giornata pregando i salmi delle lodi e leggendo una piccola meditazione presa dal Vangelo del giorno (siamo grati per i bei testi che con generosità sono motivo di condivisione per tutti noi). Potremo comunque invocare la protezione e l’intercessione di san Francesco da Paola (cercheremo di posizionare la statua in un luogo adatto in chiesa a Ospizio affinché possa comunque essere sottolineato questo tempo di grazia che la Chiesa ci propone).

Da ultimo desideriamo proporvi anche una lettura. Recentemente il nostro Vescovo, che ogni giorno propone una breve lettura presa da alcuni testi letterari, ha citato una lettera che l’attuale Superiore Generale dei Cistercensi, Padre Mauro Lepori, ha mandato a tutti i membri del suo ordine. E’ un testo profondo e adatto come meditazione spirituale del tempo che stiamo vivendo. La alleghiamo a questa nostra lettera affinché possa essere occasione di preghiera e riflessione. Pur nella immobilità di tante attività, il tempo è sempre un dono di Dio e, se colto, un tempo prezioso che non mancherà di portare frutto nel futuro che ci attende.

Rinnovandovi la nostra vicinanza e il desiderio di vederci presto nel celebrare l’Eucaristia, continuiamo a camminare insieme nel Signore. Un saluto in particolar modo a chi, nelle nostre case è più provato. Se potete, portate il nostro saluto alle persone a voi care.

I sacerdoti di UP

Lettera ai parrocchiani del 15 marzo 2020

Cari parrocchiani,

anche in questa III Domenica di Quaresima il nostro cammino verso la Pasqua sarà vissuto nell’eccezionalità di questo tempo di emergenza. Come sapete non ci è ancora possibile celebrare le S.Messe con la partecipazione del popolo e sinceramente sentiamo forte il desiderio, come abbiamo recentemente espresso, di poter dire “Il Signore sia con voi…” guardando i vostri volti. Sembra scontato dirlo ma come sacerdoti non abbiamo smesso di celebrare quotidianamente l’Eucaristia, anzi, alcune espressioni che la preghiera ci suggerisce e permette di sentirci in profonda comunione con ciascuno di voi.

Riportiamo alcune parole del nostro Vescovo Massimo che recentemente ha desiderato comunicare a tutta la Diocesi attraverso un messaggio video (potete trovarlo sul sito della Diocesi – “vivere da cristiani in questo tempo”): “cari fratelli e sorelle, questo tempo non è un tempo di digiuno dall’Eucarestia. È un tempo in cui i fedeli non possono accostarsi, ma l’Eucarestia viene celebrata, e ne vediamo i suoi frutti(…) San Tommaso dice che nell’Eucarestia c’è il “sacramento” e c’è la “realtà”. Il sacramento, in questi giorni di sofferenza, è celebrato dai sacerdoti e non è condiviso dai fedeli, ma la realtà dell’Eucarestia è condivisa da tutti; i suoi frutti sono alla portata di tutti(…) La Chiesa non interrompe mai la sua vita, anche nei momenti di grande calamità, di guerre, di tragedia (…); la Chiesa c’è sempre; vive nel battesimo di Gesù. Sentiamoci accompagnati, soprattutto da Dio che ci viene incontro nel suo Figlio e che ci attende nella Pasqua”.

In questo anno, i Vangeli delle prossime domeniche ci faranno contemplare tre incontri che l’Evangelista Giovanni riporta nel suo Vangelo. Nel dialogo con la Samaritana, nella guarigione del cieco nato e nel comando: “Lazzaro, vieni fuori”, la Chiesa ci fa fare memoria del battesimo. Come Unità Pastorale ci sentiamo vicini ai quattro catecumeni che proprio in queste prossime tre domeniche vivranno gli ultimi momenti di preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana (gli scrutini, le consegne del Credo e della preghiera del Padre Nostro). Celebreremo questi riti senza partecipazione di popolo ma siamo tutti chiamati ad unirci spiritualmente, condividendo anche questa intenzione di preghiera.

Altre volte la Chiesa, in determinati periodi, ha vissuto l’esperienza di fede nelle case. Anche in questa domenica vi suggeriamo di vivere un momento di preghiera, in famiglia, ripercorrendo le letture previste. Per tale motivo, tramite i mezzi di comunicazione a disposizione, vi arriverà un sussidio che potrete utilizzare quando vi riunite. Potrete scegliere ad esempio il medesimo orario nel quale vi recavate in Chiesa, oppure uno che vi permetta di sentirvi in comunione con chi desiderate. Siamo certi che i frutti di questi gesti di fede e condivisione non mancheranno. Da più parti si sono anche organizzate S.Messe mediante i mezzi di comunicazione; anche queste sono opportunità che ci permettono di sentirci in comunione. Consultando il sito della Diocesi o altri mezzi di comunicazione potrete trovare varie proposte.

Mercoledì 19 Marzo, in occasione della Festa di San Giuseppe, la Chiesa Italiana propone un momento di preghiera per il bene del nostro paese. Siamo tutti invitati a pregare, alle ore 21.00, il santo Rosario meditando i misteri della Luce. Vi arriverà un sussidio apposito con alcuni spunti di preghiera presi da San Giovanni Paolo II (dal testo “Rosarium Virginis Mariae).

Come abbiamo ricordato la scorsa settimana, la segreteria dell’Unità Pastorale in questo periodo rimarrà chiusa. Per esigenze di segreteria potete chiamare il 555392 o scrivere a segreteria@upgp2.it. Continueremo a spedire le varie informazioni utili mediante la mailing list del bollettino e saranno pubblicate sul sito www.upgp2.it. Come sacerdoti continueremo ogni giorno a celebrare la S.Messa alle ore 8.00 di mattina, presso la cappella presente in canonica. Continueremo a comunicarvi eventuali informazioni o iniziative al fine di condividere un cammino insieme, pur nella eccezionalità delle modalità. Continuiamo tutti ad offrire, nel tempo che ci è dato, la nostra preghiera per il bene delle nostre comunità e per le necessità che sta attraversando la Chiesa e il nostro paese (ricordiamo per la preghiera, oltre alla recita del S.Rosario e la Via crucis anche la Liturgia delle ore https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/).

Attingendo nella preghiera ai testi che la liturgia offre in questi giorni, potremo nutrire la nostra mente e il nostro cuore, così come ogni mattina, l’Inno dell’Ufficio di Letture ci suggerisce: «Protési alla gioia pasquale, sulle orme di Cristo Signore, seguiamo l’austero cammino della santa Quaresima. La legge e i profeti annunziarono dei quaranta giorni il mistero; Gesù consacrò nel deserto questo tempo di grazia. Sia parca e frugale la mensa, sia sobria la lingua ed il cuore; fratelli, è tempo di ascoltare la voce dello Spirito…».

Nella speranza di poter presto ritrovarci insieme a celebrare l’Eucaristia. A presto.

 

I Sacerdoti

Lettera ai parrocchiani dell'8 marzo 2020

Cari parrocchiani,

questa seconda settimana di Quaresima è iniziata in un modo insolito a seguito della situazione di eccezionalità (noi siamo in una zona a mobilità ridotta) che stiamo vivendo in questo periodo. Già negli scorsi giorni, come sacerdoti, è stato strano il celebrare la S.Messa senza partecipazione di popolo e soprattutto ieri, pur avendo celebrato in casa e aperto le Chiese per la preghiera personale, il pronunciare “il Signore sia con voi” ha richiesto una nuova consapevolezza. Sapevamo anche prima che l’Eucaristia celebrata è un evento per tutta l’umanità, non solo per coloro che vi partecipano ma in questi giorni ci viene chiesto questo passo in avanti nella fede e nella carità. Come ci ha ricordato il nostro Vescovo Massimo, ci atteniamo a quanto chiesto per aiutare la società a far fronte a questo stato di emergenza. Il cambiamento del nostro stile di vita, nelle varie privazioni o adattamenti richiesti, lo viviamo con questo spirito di carità nei confronti delle persone e nello stesso momento invochiamo per noi e per le nostre comunità il dono di una fede rinnovata. Le parole pronunciate all’inizio di ogni Eucaristia sono vere, il Signore è con voi, abita le nostre case e situazioni. Colui che ha posto la sua dimora in mezzo a noi nell’evento dell’Incarnazione chiede in particolar modo in questi giorni di essere ritrovato nelle nostre case, nei nostri luoghi di familiarità, di lavoro e incontro. Era forte in noi il desiderio di una condivisione di cammino di Quaresima con quanto avevamo programmato: le Sante Messe del mattino e della sera, la preghiera delle Lodi in chiesa, le varie celebrazioni e i vari momenti che come UP o Diocesi si erano messi a Calendario, non da ultimo l’occasione eccezionale inerente l’anniversario di S.Francesco da Paola che avrebbe previsto la presenza del nostro Vescovo nella Festa di questo nostro patrono. “Il Signore sia con voi” in tutte queste situazioni che, come desiderio interiore, amiamo pensare ancora come occasioni di incontro e comunione. Sarà differente il modo.

Vi suggeriamo di non abbandonare le abitudini di preghiera che vivevate e, per quanto è possibile, come ci suggerisce il Tempo di Quaresima, intensificare la vita spirituale accogliendo il senso di cammino verso la Pasqua tipico di questo periodo. Come abbiamo già detto, dovranno cambiare le modalità concrete.

Non potendo partecipare alla S.Messa quotidiana, vi invitiamo in quel medesimo orario a tenere un momento di preghiera. Potete leggere e meditare con calma la Parola di Dio del giorno, invocando prima di tutto lo Spirito Santo e concludendo la preghiera affidando a Maria le vostre intenzioni. Da parte nostra continueremo ogni giorno a celebrare la S.Messa con una particolare intenzione “pro populo”. Potete mandarci le intenzioni di preghiera che vi stanno a cuore e che offriremo nella S.Messa che celebriamo (mandatele a noi sacerdoti con il mezzo di comunicazione che preferite).

E’ un tempo prezioso per riscoprire la preghiera della Liturgia delle Ore. Se non avete a disposizione un breviario potete reperire i vari testi da internet (es. https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/).

La preghiera del S.Rosario, recitato in famiglia, la meditazione della Via Crucis e la visita in chiesa (rimarranno aperte secondo i soliti orari) sono ulteriori possibilità che potete scegliere.

La pratica del digiuno, secondo le vostre possibilità, sia occasione di preghiera e offerta (ad esempio la lettura di un testo spirituale).

Come sacerdoti rimaniamo a disposizione per confessioni, colloqui o altre esigenze.

 

La segreteria dell’Unità Pastorale in questo periodo rimarrà chiusa. Per esigenze di segreteria potete chiamare il 555392 o scrivere a segreteria@upgp2.it. Le varie informazioni utili continueremo a spedire mediante la mailing list del bollettino e saranno pubblicate sul sito www.upgp2.it.

 

Augurandoci di poter presto ritornare a dire in vostra presenza: “Il Signore sia con voi”, continuiamo a camminare in comunione.

I Sacerdoti